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Gruppo editoriale AMR 
Direttore Ninni Raimondi
 
Tutti i trucchi per organizzare la cambusa e conservare gli alimenti in barca
 
Tutti i trucchi per organizzare la cambusa e conservare gli alimenti in barca 
 
Oggi parlerò di una delle classiche scene da banchina, una barca stracolma di sacchetti della spesa e il povero velista che mette la roba alla rinfusa, senza un ordine logico, impaziente di prendere il mare.  
In questa breve guida cerchiamo di darvi dei consigli su quale sia il posto ideale di ciascun alimento, per evitare inutili sprechi e sgradite sorprese.  
 
Prima di iniziare però vorrei soffermarmi su due punti cruciali:  
Come dico sempre l’energia è un bene fondamentale a bordo e non va sprecata per nessun motivo. Quindi in frigorifero va solo la roba che ha assolutamente bisogno di essere refrigerata, il resto andrà distribuito nei gavoni della dinette. 
È importantissimo buttare via gli scatoloni di cartone prima di salpare, perché hanno una spiccata tendenza ad ammuffire e sono ricettacolo di parassiti che, una volta diffusi, saranno difficilissimi da estirpare dalla barca. 
 
 
 
 
Frutta 
Una dei piaceri d’estate è addentare un bel frutto di stagione, saporito e rinfrescante.  
Tuttavia le alte temperature unite all’umidità, che spesso si trovano in dinette, ne velocizzano a dismisura la maturazione.  
Il primo consiglio è quindi quello di rifornirsi di frutta fresca man mano che si fa scalo nei porti, senza avere la pretesa di fare un’enorme scorta a inizio settimana.  
In secondo luogo è opportuno cercare di aerare e rinfrescare la dinette, aprendo gli osteriggi ogni volta che se ne presenta la possibilità. 
Il luogo migliore dove stivare la frutta è, senza dubbio, una rete fissata nella parte alta della stanza, lontano dalla luce solare e con un eccellente ricircolo dell’aria.  
Attenzione però! Ci sono frutti detti climaterici, di cui il caso più famoso sono le banane, che sprigionano un gas chiamato etilene che è il principale responsabile della maturazione dei frutti circostanti. È bene quindi tenerli separati in ceste o cassettine a loro dedicate. 
 
 
 
 
Verdura 
La verdura va generalmente stivata in frigorifero, possibilmente nella parte alta a temperatura più dolce.  
 
Ci sono però alcune eccezioni:  
Le patate vanno conservate in un gavone buio e a temperatura ambiente, perchè col freddo viene favorita la germogliazione, e lo sviluppo di una sostanza tossica detta solanina. 
I pomodori si afflosciano e perdono di sapore velocemente se esposti al freddo (è uno dei motivi per cui quelli del fruttivendolo sono molto più buoni di quelli che si trovano al supermercato).  
Vanno conservati a testa in giù in un contenitore di plastica, al riparo dalla luce diretta. 
Aglio e cipolla sono conservati al meglio a temperatura ambiente, anch’essi al riparo dalla luce solare. 
 
 
 
Salumi 
I salumi sono carni che per loro natura hanno subito un processo che ne allunga a dismisura la vita utile.  
Il modo in assoluto migliore per conservarli è interi, possibilmente appesi in modo da massimizzare l’areazione. Quelli già affettati vanno invece conservati in frigorifero, ma in ogni caso consumati a temperatura ambiente per esaltarne il gusto. 
 
Formaggi 
Possiamo dividere i formaggi in due macro categorie, stagionati e freschi. I primi possono tranquillamente essere conservati in dinette, avvolti in carta alimentare o in un panno, che li proteggono dalla luce garantendo comunque la giusta circolazione dell’aria.  
Quelli freschi vanno invece conservati in frigorifero a media altezza, ma esattamente come per i salumi è molto meglio tirarli fuori dal frigorifero molto in anticipo rispetto al pasto. 
 
 
 
 
Carne e pesce freschi 
La carne e il pesce hanno assolutamente bisogno di un buon frigorifero che mantenga la temperatura costante intorno ai 4°. Quello che soffrono di più in assoluto è la variazione di temperatura, quindi dal momento dell’acquisto vanno refrigerati il più in fretta possibile.  
Il mio consiglio è di non strafare e acquistare solo la porzione che sarà consumata nel pasto più vicino. Eventualmente ad ogni sosta sarà possibile fare nuovi acquisti, anche per assaporare le diverse proposte dei rivenditori locali. 
Un discorso a parte vale per il pesce pescato che deve essere immediatamente eviscerato e pulito, e conviene mettere ciò che non si prevede di consumare a breve in freezer se la barca ne dispone.  
Ricordatevi inoltre che prima di essere consumato crudo il pesce deve essere abbattuto a -20° per 23 ore, cosa ovviamente impossibile su una comune barca a vela.  
Non fatevi prendere dalla tentazione di saltare questo passaggio perchè il microorganismo più comune, l’anisakis, è potenzialmente fatale se ingerito. 
 
Scatolame e lattine 
Lo scatolame è di solito alla base dell’alimentazione dei marinai che effettuano lunghe navigazioni e trasferimenti, grazie a una data di scadenza virtualmente infinita, mentre d’estate è sicuramente meglio optare per prodotti freschi e del territorio.  
Le lattine sono decisamente pesanti in relazione al volume, quindi per favorire la stabilità dello scafo sarebbe meglio conservarle nel gavone più basso e centrale.  
Se prevedete che la navigazione sarà molto lunga è una buona abitudine segnarne il contenuto con un pennarello indelebile, visto che le etichette si usurano in fretta. 
 
 
 
 
Prodotti secchi 
In questa categoria rientrano i più disparati prodotti che si trovano nei supermercati, e vanno conservati in gavoni comodi e al riparo dalla luce.  
In barca non vanno lasciati per nessun motivo prodotti aperti, ma vanno sempre richiusi con una molletta per contrastare l’umidità. L’ideale sarebbe avere uno stipetto dedicato solo alla colazione con biscotti, fette biscottate succhi e quant’altro, e uno per i pasti principali. 
 
Acqua e alcolici 
Per prevenire colpi di sole e stanchezza ogni persona deve bere come minimo un litro e mezzo d’acqua al giorno in estate.  
Siccome è la parte più pesante e voluminosa della spesa consiglio di fare i calcoli prima dell’imbarco e acquistare alla prima spesa tutta l’acqua sufficiente per la durata del viaggio.  
Il punto di stivaggio migliore per le bottiglie è possibilmente in basso a centro barca, ben fissate e senza la possibilità di movimento libero. 
Per quanto riguarda il vino è essenziale che sia servito alla giusta temperatura.  
Mentre il bianco sta a suo agio nel frigorifero, il rosso ha bisogno del luogo più fresco della barca, al riparo dalla luce ovviamente. 
 
Infine il Rum (immancabile su ogni barca che si rispetti) va conservato lontano dalla cuccetta del comandante, o finirà in un batter d’occhio! 
 
 
 
24 Luglio 2023